MATRIX: SVELATA FINALMENTE L'ORIGINE DELLA PIOGGIA DIGITALE DELLE SEQUENZE DI APERTURA DEI FILM DELLA SAGA

Non si finisce mai di imparare: nella vita e al cinema, o meglio sul cinema, specialmente su film che sono entrati nel mito e di cui pensavamo di conoscere tutto ma proprio tutto, ad esempio la saga di Matrix. Dovete sapere che è stata appena diffusa una notizia che riguarda l'origine di un elemento diventato inscindibile dall'universo in cui si muove Neo alias L'Eletto. Stiamo parlando della pioggia digitale visibile nelle sequenze di apertura dei film della serie, sui monitor nel mondo reale e in varie forme e colori. Qualcuno scrive che sembra essere composta da "glifi e caratteri casuali, a volte specchiati, alcuni giapponesi, alcuni numeri arabi". Ora che siamo in possesso delle informazioni sulla sua reale derivazione, possiamo dire a questo qualcuno: "Fuochino!".

La buffa origine dei codici che formano la pioggia digitale della saga di Matrix

Diciamo innanzitutto che alla base dei codici che formano la pioggia digitale di Matrix e relativi sequel c'è qualcosa di estremamente semplice e anche un po’ bizzarro. A parlarne è stato l'uomo che l'ha inventata: lo scenografo Simon Whiteley. Costui ha raccontato che le sorelle Wachowski, all'epoca ancora fratelli, avevano una gran passione per l'animazione giapponese e i film orientali di arti marziali, e quindi il nostro uomo avrebbe dovuto muoversi in quella direzione. Ora, la moglie di Whiteley è giapponese, e quindi Simon si rivolse a lei per un consiglio, per concentrarsi poi sui libri di cucina che la donna collezionava. Sfogliando e risfogliando una rivista di ricette, si rese conto che quei caratteri di scrittura avevano un grande fascino, così li copiò. “Mi piace dire che i codici di Matrix sono in realtà ricette di sushi” - ha finalmente svelato. Una volta avuta l'illuminazione, Whiteley e signora scelsero insieme i caratteri più semplici: "Gli Hiragana e i Kanji erano troppo complessi" - ha spiegato Whiteley - "quindi optammo per i Katakana". Insieme a un collega, il buon Simon si rese poi conto che i caratteri non potevano scorrere da sinistra a destra perché altrimenti non avrebbero incontrato i gusti dei registi. Era meglio che andassero dall'alto in basso, formando appunto una pioggia digitale.

L'idea dei coniugi Whiteley si dimostrò insomma vincente, solo che adesso, ogni volta che vedremo la pioggia digitale dei film di Matrix ,non potremo esimerci dal ridacchiare al pensiero che magari davanti a noi c'è scritto: "Prendere il riso e stenderlo sull'alga nori, aggiungere quindi il salmone e l'avogado tagliati a tocchetti, eccetera eccetera".

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